Introduzione al Marketing Cooperativo – il CoopAds Network

I

Chiunque abbia mai scritto un **blog** si sarà presto o tardi trovato ad affrontare il problema della **promozione pubblicitaria** della sua piccola realtà.
Irrimediabilmente, lo abbiamo fatto tutti, si sarà trovato di fronte alle differenti **strategie** del settore che, alla fine della fiera, si riducono in:

* Programmi di Affiliazione ([Zanox][1], [TradeDoubler][2]…)
* Programmi di CPC ([AdBrite][3], [TextLinkAds][4])
* I Servizi di Review ([ReviweMe][6])
* …e l’onipresente [Google AdSense][5]

I primi due programmi richiedono, ovviamente, un **costante lavoro** di followup e di aggiornamento, oltre ad un preciso monitoraggio e soprattutto una precisa **strategia** di pubblicazione. Sono perfetti per i siti web *”a tema”* o per chi scrive un singolo post con altissimo ranking proprio per promuovere un determinato prodotto o servizio.
I servizi di Review hanno la particolarità di essere percepiti da molti *(in genere io sono uno di questi)* come una sorta di **imbroglio** verso i propri lettori, anche se si tratta di una review con tanto di disclaimer della cosa.

Questo processo fa in modo che la stragrande maggioranza dei blogger (e non solo) siano **irrimediabilente legati** alla piattaforma di AdSense che, nel bene e nel male, da la possibilità di avere **piccoli guadagni** con una difficoltà di utilizzo prossima allo zero e sorpattutto senza alcun tipo di necessita di followup.
Certo, questo si riduce, nella realtà dei fatti, ad avere una revenue di modestissima entità, che raramente supera i 30 cents per click e che porta non già ad un guadagno vero e proprio ma ad una sorta di compensazione delle spese sostenute per la gestione del sito web e dei costi fissi come possono essere hosting, tempi di restyle e poc’altro.

# Troppo piccoli per camminare da soli

La cosa da tenere presente in questa mia piccola analisi che Google non guadagna MAI 30 centesimi a click, ma una cifra nettamente superiore che per definizione fa si che possano rilasciare **”le briciole”** al publisher. La quota richiesta, infatti, ad un inserzionista per singolo click supera **di gran lunga **quella pagata all’utente, talvolta sfiorano le 10 volte nette il controvalore ricevuto.

Ma, ovviamente, nessuno di noi piccoli blogger è in grado *(salvo rarità)* di generare abbastanza traffico per essere **un bersaglio appetibile **per gli inserzionisti, una realtà, cioè, in grado di **vendere direttamente **pubblicità e di generare utili “saltando” il ruolo di prezzolato intermediario di Google.

Alcune realtà si sono adattate a questa tipologia di scenario costituendo non più blog singoli ma** network di blog** sotto una unica “egida” o guida, che in questo modo riescono ad accorpare abbastanza pageview e click giornalieri da potere intraprendere un percorso promozionale di tutti rispetto.
Queste realtà, però, hanno la difficoltà (e l’inapplicabilità, a volte) di essere **discrete egemonie** sotto una comune realtà: non è possibile, infatti, per i **singoli blogger** aggregarsi alla struttura senza **rinunciare** ad una personale identità e senza **uniformarsi** ad una comune linea e guida editoriale.

Personalmente trovo questa via **inaccettabile** per un blog come LastKnight.com e tra i vari progetti e le** varie idee **sono mesi che ipotizzo un percorso differente che mi piacerebbe condividere con quanti di voi lo trovassero interessante: è un **progetto cooperativo**, è un progetto di e-democracy e-meritocracy e, soprattutto, è un piacevole esercizio di **privilege escalation** verso una lobby, quella pubblicitaria, che forse è giusto venga una volta tanto “lobbata” a sua volta =].

Seguitemi nei miei vaneggiamenti per qualche minuto e vi assicura una **interessante alternativa** :)

#Introduzione al Marketing Cooperativo

Voglio riuscire a creare un sistema economico etico che si basi su una serie di assiomi:

* **[Assioma 1] La mia identità innanzitutto!**
Il sistema a cui mi affido per il marketing** non deve chiedermi** di variare la mia “**linea** editoriale” o la mia **grafica**. Non deve chiedermi di “aderire” ad una **uniformazione** di alcun tipo. Paradossalmente non dovrebbe chiedermi nemmeno di mostrare qualunque cosa che faccia capo alla mia associazione.
* **[Assioma 2] Voglio poter guadagnare di più**
Se aderisco ad una qualsiasi iniziativa il mio obiettivo è di** guadagnare di più **di quanto non faccio attualmente. Non voglio **lavorare gratuitamente **e non voglio in alcun modo regalare spazi gratuiti. Posso scegliere, a mio giudizio, di accontentarmi anche di un corrispettivo **inferiore**, ma solo con un considerevole aumento della eticità.
* **[Assioma 3] Io guadagno più del sistema**
Sono stufo di dare il massimo corrispettivo a **chi gestisce** il servizio e di prendere le **briciole**! Voglio poter, per una volta nella vita, **guadagnare di più di chi gestisce** la baracca. Non è pensabile che chi attacca quadri in casa mia guadagni più di me che alla fine offro i muri e la mia casa.
* **[Assioma 4] Voglio sentirmi uguale agli altri**
Non voglio **mille scaglioni **e non voglio **sentirmi inferiore** ad un altro socio solo perché lui ha spazi differenti e/o più prestigiosi. Se dobbiamo guadagnare dobbiamo guadagnare come delle cooperative: **ciascuno** per il lavoro che svolge.
* **[Assioma 5] Non voglio divermi dovermi preoccupare di nulla**
Quello che funziona di AdSense è che mi consente di avere** zero grattacapi** e non necessita manutenzione alcuna. Voglio che la nuova realtà abbia le stesse caratteristiche.

Mi sembrano assiomi sufficienti ad iniziare un ragionamento compiuto e soprattutto mi sembrano condizioni corrette per poter iniziare a ragionare in un modo **differente** dal passato: il valore del marketing sta nello spazio che lo ospita e, soprattutto, se gli spazi sono abbastanza vasti il Marketing stesso è **OBBLIGATO a utilizzare** i miei canali.
Alla fine di tutta la fiera il panorama blog italiano è una **risorsa preziosa **ed è, nemmeno a dirlo, fatta dai blogger italiani. Perchè, allora, la comunicazione su un canale** tanto importante** e tanto autodeterminato come la blogosfera è gestito da Google? Perché lasciamo la **nostra “potenza”** di decision maker e, soprattutto, di trend setter a chi non fa parte della nostra comunità e lucra paurosamente su di NOI dandoci in cambio briciole dei guadagni?

Semplice: perché **non abbiamo scelta**.

Bene :) Io darò a voi** la scelta che a me non fu data** *(ho scritto pagine su pagine di appunti, lasciatemi almeno qualche citazione e battuta…)*

#Come si crea una Lobby: il CoopAds Network

Abbiamo un **mercato importante** ([Grillo][7] lo ha dimostrato) e soprattutto siamo una realtà in **continua ascesa di popolarità**: l’unico motivo per cui siamo trattati così male come publisher è che ciascuno di noi non è altro che una apina nel mercato del web. Ciascuno di noi movimenta piccole masse *(LastKnight.com ha dai 700 ai 3000 unique visitors al giorno, che commercialmente **non sono nulla**)*, ma tante apine insieme fanno ovviamente un **alveare** pronto a colpire e compatto *(ok, come metafora fa schifo, ma accontentatevi…)*.

Come funziona il gioco del** Marketing Cooperativo**? Come una vera cooperativa:

* **Ciascuno il suo**
Ciscun aderente offre **spazi banner **sul suo blog o sito web che finiscono in un “**calderone**” cooperativo tracciato da un ad-server installato dal gestore della Cooperativa *([OpenAds][8] è perfetto allo scopo)*. Questo viene incontro agli** Assiomi 1** e **5**.
* **Non è necessario avere l’esclusiva**
Ciascuno può esporre banner di qualunque inserzionista insieme a quelli di **CoopAds Network** *(e va bene, abbiamo coniato un neologismo! Mamma, mamma, guardami, ho coniato un **meme**!)*. Questo viene incontro agli **Assiomi 3** e **2**.
* **Gli utili sono divisi equamente**
Già. Gli utili di TUTTO IL NETWORK sono divisi **solo ed esclusivamente per CPC**. Non importa il CPC singolo, non importa la predominanza **di un Ad** su di un altro. Quello che importa è il** volume totale** della cooperativa. Se alla fine del mese il network CoopAds ha guadagnato 1000 euro, calcolato il totale dei click del network a *Pippo* con i sui 500 click andranno 500 euro, a *Pluto* con i suoi 200 click andranno 200 euro e così via. Questo viene incontro agli** Assiomi 3** e **4**.
* **Bassi costi di esercizio**
Alla gestione della piattaforma va **il 10% del volume** di affari. Che significa che la piattaforma per i primi mesi sarò in **ultraperdita** :). Questo viene incontro all’**Assioma 3.**
* **Introduciamo l’Advertising Broker**
Introduciamo una figura che **sarà responsabile** delle vendite dell’INTERO network e che verrà **pagata a percentuale**. Secondo **Assioma 5** questo darà la possibilità al publisher di non doversi preoccupare di nulla e secondo** Assioma 3** se il 10% del volume è dato al Gestore il Broker non potrà guadagnare più del 20% del fatturato. Questo lascia il **60% netto** dei guadagni in mano all’inserzionista.
Ma nella pratica, come funziona il **CoopAds** *(se è un meme va reiterato!)*?

Facciamo un esempio concreto: LastKnight.com decide di **aderire al Network** e mette a disposizione una serie di **spazi banner**. Il Network gli rilascia un **codice univoco** da accludere alle pagine per il tracciameno e LastKnight è in grado di **monitorare** le sue conversioni in tempo reale.
L’**Advertising Broker** si metterà in moto per vendere i banner nel Network e anche su LastKnight.com, calcolando che dovrà spuntare il guadagno migliore per poter a fine mese guadagnare la percentuale migliore. La carica di Broker **non è vitalizia** ed è slegata dal Gestore del Sistema: il Broker può essere sostituito **ogni tre mesi** se non raggiunge obiettivi prefissati *(vedremo poi in che modo)*.
A fine mese LastKnight.com avrà generato **20 click**, mentre il network, in totale, ne avrà generati 10.000. L’utile netto del Network sarà di, supponiamo, **7.000 euro** che verranno così ripartiti:

* **4.900** euro da distribuire ai soci di CoopAds
* **700** euro al Network
* **1400** euro al Network Broker
* …e **9,8 **euro a LastKnight, equivalenti di 4900 euro totali diviso il numero di click (10000) moltiplicato per 20

Ovviamente in questo esempio chi guadagna la massima parte è l’**Advertising Broker** che quindi ha tutto l’interesse possibile a **vendere efficacemente** i suoi Asset. Tanto maggiore è la vendita, tanto maggiore è il suo introito e, soprattutto, questo lo convincerà a lavorare full-time per il progetto invece di dedicarsi ad altre attività.
E che dire di LastKnight.com? Beh, a fronte di una vendita di CPC che alla fina è stata di** 0,7 euro a click **(10000 click per 7000 euro totali) ne ha ricevuti** 0,49 a click**, il **70%**,molto più di quello che avrebbe ricevuto da AdSense nella stessa situazione.

#CoopAds, la repubblica che sceglie il Broker

Ma in tutta questa scena l’attore che sembra guadagnare di più sembra proprio essere il **Broker**. Chi ci garantisce che il Broker non venda la nostra pubblicità a qualcuno per una **cifra ridicola** e si intaschi magari una **lauta “mancia”** dall’inserzionista che in questo modo ha avuto un vantaggio d’eccezione?

Semplice: il Broker è **ELETTO** trimestralmente.
Alla fine del trimestre** altri Broker** hanno la possibilità di **proporsi** con un programma per il trimestre e non è certo il Network che sceglie il nuovo broker ma, invece, i **singoli soci**, ciascuno per la sua **quota societaria**. Quota Societaria!?!? Sì, poiché** ciascuno voterà** con un numero di voti pari alla somma dei click generati nel trimestre precedente.
Ciascun inserzionista, infatti, conta nel Network tanto quanti sono** i click che riesce a produrre** ed è quindi corretto che in un contesto democratico meritocratico **ciascuno voti** a seconda di quanto è utile alla collettività stessa.
Il Gestore del Network, in questo caso, ha un potere di voto pari** al 10% dei voti complessivi**. In altre parole, facendo ancora due conti:
* Nel trimestre il network ha generato** 35.000 clicks**. I voti totali saranno quindi** 35.000 più 7.500** del Gestore del Network, per un totale di **42.500** voti.
* LastKnight.com ha generato **20 click** il primo mese, ma **700** il secondo e **600** il terzo. Potrà quindi votare con **1.320** voti effettivi.

Il cambio di Broker **non è automatico** e se nessuno si propone si può anche mantenerlo sino a data da destinarsi. Quando il **Broker 2** si propone *(con una richiesta scritta e la specifica dei suoi obiettivi e contatti)* si bandisce la votazione e vincerà tra i due* (o più)* contendenti il broker che avrà acquisito il maggior numero di voti.

#Sì, ma funziona?

Questa è la domanda che **vi state ponendo**, e non vi nascondo che è la medesima che **mi sto ponendo anche io**. Credo che sia una **sorta di scommessa** la cui percentuale di riuscita dipende unicamente dalla **quantità dei presenti** e, soprattutto, da quanto questi credano nel **CoopAds Network** stesso.
Come vedere se è una **idea balzana** o meno? Beh, un primo passo potrebbe essere quello di **capire quale forza** di banner possiamo movimentare, così da avere i **parametri di contrattazione** che possano portarci a **valutare attentamente** il potere commerciale che riusciamo a muovere.

Come procedere? Io proporrei **una sperimentazione**:

* Ciascuno di noi fa domanda di inserimento al Network.
La domanda deve contenere
1. Il **nome** e **l’url** del Sito web.
2. L’indicazione di massima delle PageView e degli Unique Visitors mensili *(non indispensabile, il tool li determina)*
3. Un banner **468×60** da aggiungere al Network ed il relativo link.
4. La disponibilità ad **ospitare un banner** 468×60
5. Eventualmente è possibile aderire con **multiple domande** per multipli siti
* Il Gestore **crea un account** in un AdServer fornisce una password ed uno User per la consultazione.
* Nella fase di check verranno diffusi **randomicamente** sul Network i banner dei singoli partecipanti.
In questo modo nessuno lucrerà sul Network nel periodo di Set-Up e sarà possibile **valutare i click** in modo oggettivo.

E poi?
E poi dopo** 4 settimane dalla partenza** del Network si può valutare quante **PageView** si fanno, quandi **Click**, quanti **Unique Visitors**. A questo punto si contatteranno una serie di **Broker** *(che nel frattempo si possono anche autoproporre)* e si voterà il primo di loro secondo i **click avuti** nel primo periodo di prova di 1 mese.

#Tempistiche e modalità

**Credete che possa funzionare?**
Un OpenAds server è già montato e funzionante, attendo da voi **tutti commenti**, proposte, suggerimenti, insulti e/o **adesioni**.
Idealmente la sperimentazione partirà **Giovedì 1 Novembre 2007** e terminerà **Venerdì 30 Novembre 2007**. Nel frattempo siete invitati a contattarmi se volete **partecipare** e/o **proporvi** come Broker. In quest’ultimo caso preparate** una scheda dettagliata** che possa servire da indicazione ai “soci” per le votazioni, che si effettueranno, idealmente, **prima del 15 di Novembre** per dare modo al Broker di lavorare durante le festività natalizie.
Che dire di altro?
**Stay tuned** e se volete saltare sulla barca di questa impresa (o dare una mano), fatevi vivi (alla pagina contatti) e, se raccoglieremo abbastanza adesione, partiremo col progetto.

Altrimenti rimarrà solamente un **esercizio di stile** =]

[1]: http://www.zanox.it
[2]: http://www.tradedoubler.it
[3]: http://www.adbrite.com
[4]: http://www.textlinkads.com
[5]: http://adsense.google.com
[6]: http://www.reviewme.com
[7]: http://www.beppegrillo.it
[8]: http://www.openAds.org

l'autore

Matteo Flora

Mi chiamo Matteo Flora, sono imprenditore seriale, docente universitario e keynote panelist e divulgatore. Mi occupo di cambiare i comportamenti delle persone usando i dati.
Puoi trovare informazioni su di me ed i miei contatti sul mio sito personale, compresi i link a tutti i social, mentre qui mi limito a raccogliere da oltre quattro lustri i miei pensieri sparsi.
Buona lettura.

di Matteo Flora

Matteo Flora

Mi chiamo Matteo Flora, sono imprenditore seriale, docente universitario e keynote panelist e divulgatore. Mi occupo di cambiare i comportamenti delle persone usando i dati.
Puoi trovare informazioni su di me ed i miei contatti sul mio sito personale, compresi i link a tutti i social, mentre qui mi limito a raccogliere da oltre quattro lustri i miei pensieri sparsi.
Buona lettura.